Arriva un nuovo bonus per tutti gli italiani che si presenterà direttamente in busta paga. Si tratta di quello che in molti chiamano bonus ex Renzi.
Infatti fu proprio Matteo Renzi a erogarlo per la prima volta, regalando un po’ di ossigeno agli italiani in un momento storico piuttosto complicato.
Si tratta di un bonus di 100 euro, un trattamento integrativo che è stato previsto peri l 2024 come un sostegno a quelli che sono i lavoratori dipendenti che hanno un reddito basso. L’importo varia insieme all’arrivo dello stipendio e sono diversi i requisiti, gli importi e i tempi di erogazione.
Per richiederlo bisogna essere lavoratori dipendenti e assimilati che hanno determinati requisiti. Per il 2024 è stata confermato il parametro legato all’anno precedente con limiti di reddito identici. Sono cambiate però alcune delle regole del calcolo a causa di nuove disposizioni su quelle che sono le detrazioni da un tipo di contratto da dipendente, inoltre sono stati ridotti gli scaglioni Irpef da quattro a tre. Il bonus spetta a chi ha un reddito fino ai 15mila euro. Chi ha un reddito tra i 15001 e i 28mila euro può richiedere una somma che sia decisamente ridotta sotto ogni punto di vista.
Bonus 100 euro, cosa c’è da sapere
Cosa c’è da sapere di preciso sul bonus di 100 euro? Sicuramente si tratta di specifiche molto interessanti che devono essere analizzate da vicino, affinché non si vada a perdere il privilegio. Errori di forma infatti porteranno alla perdita del beneficio anche se in questo caso per ottenerlo non serve presentare una vera e propria domanda.
Il trattamento può arrivare fino a un massimo di 1200 euro l’anno con 100 euro al mese, per chi ha il reddito più basso. Chi invece si muove nella seconda fascia ha diritto a un bonus in forma piena solo ed esclusivamente se le detrazioni superano quella che è l’imposta lorda. Questo viene erogato direttamente in busta paga, il datore di lavoro deve anticiparlo accanto a quello che è lo stipendio.
Sarà lo stesso datore di lavoro a erogare il bonus ogni mese, oppure lo farà una volta all’anno direttamente alla fine dello stesso. Se il contributo non arriva con lo stipendio si può ricevere in quella che è la dichiarazione dei redditi. Negli anni il bonus è passato dagli 80 euro di Renzi ai 100 con l’obiettivo di fornire un supporto ad alcune categorie di lavoratori.