Se hai conservato le vecchie 10 lire con la spiga questa notizia ti sorprenderà. Il suo valore è cresciuto tantissimo: quanto vale oggi
In tutto il mondo sono davvero tanti gli amanti della numismatica, sempre alla ricerca dei pezzi più preziosi ed in grado di garantire un bel tesoretto. Sono diverse le persone a caccia di questa moneta da 10 lire, che seppur vecchia potrebbe garantirvi un bel tesoretto. Spesso proprio le vecchie lire possono avere un valore inestimabile per i collezionisti, pronti ad acquistare i pezzi più pregiati e rari.
A far crescere il valore di alcune monete potrebbe essere anche l’era digitale in cui stiamo vivendo in cui si da sempre meno valore alle monete fisiche. Anche quelle che possono essere le monete più comuni possono essere in grado di nascondere un valore a dir poco unico. Oggi, quindi, ci concentreremo su una moneta del vecchio conio. Nel dettaglio, stiamo parlando della vecchia 10 lire con la spiga. Se ne avete qualcuna ancora a casa dovrete fare molta attenzione, il loro valore è iniziato ad alzarsi nell’ultimo periodo.
Le 10 lire con le spighe sono diventate oggetto di interesse e curiosità per molti, sia per il loro valore storico che per il loro valore economico. Queste monete, coniate dalla Repubblica Italiana dal 1951 al 2001, sono diventate iconiche nella storia della lira italiana e sono ancora oggi molto ricercate dai collezionisti. Il loro nome deriva dalla presenza di spighe di grano raffigurate su una delle facce della moneta. Queste spighe, simbolo di prosperità e agricoltura, aggiungono un tocco distintivo alla moneta.
Tra le varie annate delle 10 lire con le spighe, quella del 1954 risulta essere particolarmente preziosa e ricercata dai collezionisti. Una delle varianti più rare è sicuramente la dicitura “prova”, che viene incisa accanto all’aratro e sono tra quelle più ambite. Le caratteristiche fisiche delle monete, come il materiale di cui sono composte, hanno influenzato il loro valore. Le prime, coniate dal 1951 al 1959, sono realizzate in acciaio inossidabile per ridurre i costi di produzione.
Successivamente sono state utilizzate leghe di acciaio inossidabile e rame, placcato per alcune annate. Mentre, invece, dagli anni ’60 si è iniziato ad utilizzare l’alluminio. La tiratura massiccia di queste monete, con oltre 16 miliardi di pezzi prodotti, hanno contribuito ad incrementare il loro valore. Le caratteristiche variano leggermente a seconda dell’anno di emissione, ma in generale presentano sul dritto il ritratto di Silvana Mangano, celebre attrice italiana, e sul rovescio due spighe di grano incrociate. Queste 10 lire, se conservato in ottimo stato potrebbero fruttarvi fino a 1500 euro.
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