Il parallelo che l’esperto ha fatto durante uno dei suoi tanti interventi ha toccato le corde del cuore degli utenti sui social.
Ha spiazzato un po’ tutti Paolo Crepet, noto opinionista tv, con le sue parole. Lo psichiatra, scrittore e sociologo questa volta ha affrontato il tema dell’amore e della morte, elementi da sempre legati sia nella vita di tutti i giorni che nella letteratura. Ed effettivamente sono due mondi che si compenetrano, come spiega bene il 72enne in un suo intervento che negli ultimi giorni è rimbalzato da una parte all’altra del web. “L’amore è come la morte d’altronde”, dice senza tanti giri di parole.
Entrando nel merito della faccenda poi ha sottolineato come la morte non esista davvero e, anzi, “è una sciocchezza solamente pensarlo”. Ovviamente non smentisce l’esistenza di una “morte cellulare” ma la definisce semplicemente una “robetta biologica”, “una cosa che non conta niente”. Questo perché ciò che non muore è invece l’anima, così come l’amore: “Le persone che ci hanno abbandonato o che sono andate via per sempre alla fine ci lasciano qualcosa”.
Paolo Crepet e il discorso toccante sull’amore: “Penso che non finisca mai”
“Ho i miei genitori, i miei nonni, i miei maestri, tutti dentro le tasche. Ci parlo tutti i giorni, ci facciamo delle grandi risate. È bellissimo perché nessuno è morto davvero”, conclude così il suo intervento Paolo Crepet, suscitando una profonda commozione in chi lo ha ascoltato. Le sue parole sono presto diventate virali sui social network, soprattutto perché è partito da una sua particolare teoria, provando a dimostrarla: “Penso che l’amore in realtà non finisca mai. Finiscono i rapporti, quelli sì, ma non l’amore”.
Continuando ha aggiunto, tracciando il parallelo: “Io ho un concetto troppo straordinario dell’amore per pensare che possa morire così. Come la morte d’altronde”. Così come l’amore anche la morte lascia delle tracce nelle nostre esistenze, un’energia che non si esaurisce mai, non si distrugge: “La morte cellulare è una cosa che non conta niente perché l’anima non muore, le persone che ci hanno salutato e che sono andate via ci lasciano qualcosa. Come la scia delle lumache nelle notti di luna piena, è la vita che continua”.