Centinaia di famiglie disperate: il Governo Meloni ha deciso di ridurre o revocare l’assegno di inclusione a molte persone.
Tantissime famiglie sono in ginocchio e non sanno come fare dopo la decisione del Governo Meloni. Qualcuno vedrà ridursi drasticamente l’assegno di inclusione. Altri potrebbero addirittura perderlo definitivamente.
L’assegno di inclusione continua a fare discutere e a sollevare polemiche. Il sussidio studiato dal Governo Meloni per sostituire il vecchio Reddito di cittadinanza si sta mostrando molto differente dal predecessore grillino. Infatti ottenere il vecchio Reddito di cittadinanza era decisamente più facile e difficilmente, una volta avuto, lo si perdeva.
Con l’assegno di inclusione è tutto il contrario: è difficile da avere ma basta poco per perderlo. Il nuovo aiuto entrato in scena a gennaio ha un importo di 500 euro al mese più eventuali altri 280 euro per le famiglie che devono pagare l’affitto. Può essere erogato per massimo 18 mesi e prorogato per altri 12 dopo una pausa di un mese.
A differenza del vecchio Reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione ha requisiti non solo reddituali. Esso si rivolge a famiglie con reddito annuo fino a 6000 euro ma all’interno della famiglia deve esserci almeno un soggetto non occupabile: un disabile, un minore di 18 anni o una persona dai 60 anni in su. L’importo del sussidio viene calcolato solo in base al numero di persone non occupabili presenti all’interno di un nucleo familiare.
Assegno di inclusione: nuova stangata in arrivo
Se sei un percettore dell’Assegno di inclusione fa attenzione: presto l’importo del tuo sussidio potrebbe subire un taglio drastico o potresti, addirittura, perderlo del tutto. Vediamo che cosa cambierà a breve.
Come spiegato, per avere diritto all’assegno di inclusione, è indispensabile non solo avere un reddito che non superi la soglia di 6000 euro all’anno ma è requisito fondamentale che all’interno della famiglia almeno uno dei componenti faccia parte della categoria dei “non occupabili”. L’importo dell’Assegno di inclusione viene calcolato proprio tenendo conto del numero di familiari non occupabili.
Pertanto se, ad esempio, una famiglia con reddito fino a 6000 euro l’anno fosse composta da due genitori di 50 anni senza alcuna disabilità certificata e da due figli minorenni, l’importo dell’Assegno di inclusione verrà calcolato solo prendendo in considerazione i due figli che, avendo meno di 18 anni, sono considerati non occupabili.
Nel momento in cui uno dei due figli diventerà maggiorenne, non sarà più considerato non occupabile e, di conseguenza, l’importo dell’Assegno di inclusione si ridurrà per quella famiglia. Se tale famiglia avesse solo un figlio, nel momento in cui questo diventa maggiorenne, il nucleo familiare perderà del tutto il sussidio. Per questa ragione centinaia di famiglie, di mese in mese, si apprestano a vedersi ridurre o togliere l’assegno di inclusione mano a mano che i figli diventano maggiorenni.