Far fronte alle spese legate alla crescita dei propri figli può risultare molto difficoltoso. Ecco allora un nuovissimo bonus da 1000 euro
Non solo l’inflazione ed il caro vita mettono a dura prova le famiglie in fatto di sostenibilità delle numerose spese mensili che ci si trova ad affrontare. Anche il precariato, la disoccupazione, il ritrovarsi a dover portare avanti il tutto con un solo reddito.
Senza dimenticare gli stipendi al palo che rappresentano elementi di forte limitazione alla possibilità di programmare le proprie spese con tranquillità e senza il rischio di ritrovarsi senza soldi prima della fine del mese.
In tutto questo si cerca sempre di dare la massima priorità a tutto ciò che riguarda i figli sostenendone i costi legati alla crescita e all’educazione. Ma finendo talvolta per dover fare delle rinunce. In tale contesto, dunque, l’erogazione di un nuovo bonus figli da 1000 euro potrebbe aiutare davvero moltissime persone.
L’Italia è certamente in prima linea in fatto di bonus ed agevolazioni anche se non tutti sono accessibili dalla totalità della popolazione. Ed anzi gli elementi limitanti, ovvero i requisiti di accesso, restringono fortemente la platea proprio allo scopo di andare a sostenere coloro che risultano essere più deboli economicamente.
Accanto agli aiuti nazionali, che dunque non guardano all’appartenenza geografica, troviamo poi i bonus emanati da regioni e comuni, i quali invece presentano tra i loro requisiti la residenza in quella data regione o in quello specifico comune.
È il caso del bonus figli che qui andiamo ad analizzare e che viene proposto dall’assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana mediante approvazione di un avviso pubblico contenente tutti i criteri di accesso nonché le sue modalità di erogazione.
L’agevolazione in questione è chiamata Bonus Figlio 2024, può essere richiesto da un genitore o da chi esercita la potestà parentale, e prevede l’erogazione, per la nascita di ciascun figlio, di 1000 euro. Non solo i requisiti geografici che prevedono in primis l’essere in possesso di cittadinanza italiana (o comunitaria o permesso di soggiorno).
Necessaria la residenza al momento del parto o dell’adozione nella regione (da almeno 12 mesi per i soggetti in possesso di permesso di soggiorno) e la nascita del bimbo nel territorio. Vi sono, poi, paletti anche dal punto di vista economico. Infatti l’indicatore Isee del nucleo familiare del richiedente non dovrà essere superiore a 3000 euro per ottenere il beneficio da 1000 euro.
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